Zafferano Campiglia.
A Campiglia, nell`estremo levante della Liguria, da pochi anni è stata avvita la coltivazione dei fiori blu-viola, dai preziosi pistilli color rosso fuoco, dai quali deriva lo zafferano.
I bulbi di questi fiori, da sempre presenti allo stato selvatico, oggi sono piantati negli antichi terrazzamenti abbandonati dai vigneti, a 400-600 metri d`altezza.
Questa spezia è conosciuta fin dall`antichità: in Grecia veniva usata come colorante o come componente di ungenti e profumi e anche come afrodisiaco; i romani invece ne fecero largo uso in cucina per aromatizzare la selvaggina ed alcune qualità di vini.
Oggi lo zafferano di Campiglia è usato nelle cucine più raffinate per saporire molti piatti particolari.
Per ottenere questa spezia è necessario che i fiori vengano raccolti all`alba e subito privati dei lunghi stimmi rossi, i quali devono essere essiccati al sole.
Per 1 kg di zafferano occorrono circa 150.000 fiori e due mesi di lavoro, fortunatamente ne è sufficiente un pizzico per conferire colore e sapore alle pietanze, grazie al suo profumo e al suo gusto inebriante.
I coltivatori di Campiglia, orgogliosi del proprio purissimo zafferano, hanno depositato il marchio di questo prodotto che ora è in attesa del riconoscimento comunitario.
Zafferano di Campiglia
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