Alla ricerca di itinerari insoliti nel cuore delle Cinque Terre
Nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre si snodano itinerari meno conosciuti e frequentati della classica via di crinale o del sentiero di mezzacosta che unisce i noti borghi marinari. Come, ad esempio, quello da Vernazza a Manarola, passando per Volastra. Lungo la salita iniziale al passo della Cigoletta (612 m), che rappresenta la parte più impegnativa della gita, il paesaggio muta continuamente: si passa dalla ripida falesia a picco sul mare alle fasce coltivate a vite, dai terrazzi abbandonati invasi dalla macchia mediterranea alla pineta. Arrivati al passo si percorre un breve tratto del sentiero Cai n° 1, che percorre tutto il parco, da Porto Venere a Levanto lungo la linea di crinale. La discesa, molto più graduale della salita, passa per Volastra, antica Vicus oleaster (paese degli ulivi), di probabile origine romana. Tra splendidi scorci su Corniglia, il sentiero delimitato dai muretti a secco, conduce agevolmente a Manarola. Dal centro di Vernazza si seguono le indicazioni per il sentiero 2 (tutti i sentieri sono contrassegnati da segnavia bianco/rosso del Cai, riportante il numero relativo) in direzione di Corniglia, che si percorre fi no all’incrocio con il sentiero 7, in corrispondenza di una piccola postazione militare. Si sale lungo un ripido crinale, fino ad un gruppo di case ristrutturate, passate le quali si procede lungo il versante settentrionale. Poche centinaia di metri dopo si sbocca su una strada sterrata, che si attraversa per proseguire lungo il sentiero, in alcuni punti molto stretto, che passa tra prati e orti, fi no al piccolo borgo contadino di San Bernardino, dal quale si gode una splendida panoramica su Corniglia. Il sentiero prosegue attraverso un castagneto per poi tornare lungo il crinale. Si attraversa la strada asfaltata in più punti, fi no a giungere ad una strada sterrata che si percorre per un tratto in mezzo ad una pineta di pino marittimo. Seguendo il segnavia, si abbandona la sterrata sulla destra per giungere in breve al passo della Cigoletta. Giunti al passo si segue il sentiero 1 sulla destra, in direzione di Porto Venere. Dopo un breve tratto si giunge ad un prato, da cui, sulla destra, si diparte il sentiero 7/a per Case Pinca e Corniglia. Fino a Case Pinca la discesa, piuttosto agevole, passa attraverso una fresca e ombrosa lecceta. Passato Case Pinca il sentiero scende piuttosto ripido, fino ad incontrare, a circa 375 m di quota, il bivio per Prociano e Volastra (sentiero 6/d). Senza particolari variazioni di quota, il sentiero si snoda tra i vigneti, passando per l’antica frazione di Prociano, con splendidi scorci su Manarola e, indietro su Corniglia e Punta Mesco. Giunti a Volastra, si scende a Manarola lungo il sentiero 6.
Autostrada A12 Genova-Livorno, uscire al casello di La Spezia. Dalla stazione ferroviaria prendere il treno per le Cinque Terre (linea La Spezia-Genova) con fermata a Vernazza. Al ritorno si riprende il treno a Manarola per rientrare a La Spezia.
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Lunghezza: 15 Km
Difficoltà:E
Dislivello in salita: 600 m
Sterrato: sì
Tempo di percorrenza: 4 ore
Periodo consigliato: tutto l’anno
Il parco è un`oasi naturalistica diventata patrimonio mondiale dell`Unesco, in quanto possiede molte caratteristiche ambientali e culturali da salvaguardare e valorizzare: coste a strapiombo sul mare con baie e spiaggette sabbiose e ciottolose; muretti a secco a segnare i terrazzi per la coltivazione della vite; i caratteristici e rustici borghi medievali; i santuari; i sentieri panoramici sul mare e sui pendii. Il parco quindi assomiglia ad un’opera d’arte a cielo aperto, un’opera viva che cambia da stagine a stagione, riuscendo sempre ad essere meravigliosa. L’ambiente naturale ha preservato intatte le caratteristiche di una natura incontaminata, felice habitat di diverse specie faunistiche. Per quanto riguarda l’ambiente marino, i fondali delle Cinque Terre sono considerati fra i più vari e ricchi di fauna marina della Liguria. L’attività umana ha contribuito a creare un paesaggio unico al mondo. I 5 borghi, ricchi di fascino, che danno il nome a queste terre sono: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore. Essi si trovano quasi ad uguale distanza l’uno dall’altro affacciati sul mare aggrappati alla roccia, annidati dentro strette e ripide valli. Ad aumentare il valore di questi luoghi si aggiungono poi i pregiati vini liguri (come lo Sciacchetrà), il pescato fresco, la cucina e l`artigianato tradizionale. Fare trekking nelle Cinque Terre si addice dunque a chi ama una vacanza all’insegna della natura, della tranquillità, dello sport e del mangiar bene.
Strutture nella zona:
Tappe di altri percorsi: