TREKKING RECCO

Trekking Recco

Recco

Il Santa Croce sopra Pieve si apre sul Golfo di Genova

È un percorso ad anello breve ma adatto a tutti e oltremodo panoramico, che consente di collegare Pieve Alta con San Bernardo. Particolarmente adatto alle limpide giornate invernali, è invece sconsigliabile in piena estate causa il caldo. Il tragitto è indubbiamente piuttosto breve, ma consente con poco dislivello e poco impegno di attraversare paesaggi tipicamente liguri. L’itinerario parte da Pieve Ligure alta: proprio dalla piazza principale si imbocca la stradina fra la chiesa e il cimitero (segnavia Fie “due quadrati rossi” proveniente dalla stazione ferroviaria di Sori e diretto al Monte Cordona) che comincia a salire verso est in mezzo agli ulivi. Dopo circa un quarto d’ora si lascia la strada per imboccare a destra una ripida vecchia mulattiera che passa a fi anco di alcuni casolari in incantevole posizione. Poco dopo si incontrano lungo il cammino le edicole votive della Via Crucis che ci accompagneranno lungo la salita fino alla chiesetta di Santa Croce. Incontreremo inoltre, dopo circa mezz’ora dal bivio, un boschetto di pini marittimi che ci nasconde a lungo la vista della sommità. Attraversato il boschetto ci troveremo in prossimità della vetta su cui sorgono la chiesetta di Santa Croce e un piccolo ricovero, che si raggiungono con un bel tratto di mulattiera. Dallo spiazzo erboso sul fi anco della chiesa si gode di un panorama impagabile sul Golfo di Genova, dall’isola del Tino a est a Capo Mele verso ovest. Nelle limpide giornate invernali non è raro vedere anche la Corsica, con il Monte Stella (Capo Corso) a sinistra ed il Monte Cinto a destra. Oltrepassiamo la chiesetta e dall’altra parte troveremo un ripido sentiero sassoso che scende per la costiera ovest verso San Bernardo (segnavia Fie “tratto punto rossi” proveniente dalla stazione di Bogliasco e diretto al Monte Bado). Dopo un serbatoio dell’acqua, il sentiero diventa meno ripido e si incontrano la prime abitazioni fino a che, lungo una mulattiera, si entra in San Bernardo da monte. Dalla piazzetta del borgo imbocchiamo la stradina pianeggiante e non carrozzabile, senza segnavia ma evidente, che da San Bernardo torna verso il luogo di partenza in direzione est. Snodandosi attraverso casette e ulivi, l’itinerario ci riporta sulla piazza di Pieve Ligure. Complessivamente occorrono circa due ore e mezza. Con un’ora e mezza in più è possibile partire dalla stazione di Sori e arrivare a quella di Bogliasco seguendo i segnavia Fie su buoni sentieri.

Si lascia la statale Aurelia a Pieve Ligure (uscite autostradali Genova-Nervi o Recco, sulla Genova-Livorno) e, in auto o con bus di linea si arriva a Pieve Alta, a due km di distanza, punto di partenza di questo itinerario.

Scarica le GUIDA TREKKING LIGURIA

Lunghezza: xx Km
Difficoltà:E
Dislivello in salita: 300 m
Sterrato: sì
Tempo di percorrenza: 2 ore 30’
Periodo consigliato: inverno
 

In vetta al monte Lavagnola tra mulattiere e cippi

Il Monte Lavagnola è una bella montagna di scisti che costituisce il nodo orografi co tra le valli Scrivia, Fontanabuona e Trebbia. Il versante sud è molto dirupato, mentre quello settentrionale è ricoperto da ampie faggete. Per la sua posizione nodale, il Monte Lavagnola è costeggiato da antiche mulattiere che collegavano la Scoffera, Torriglia, San Marco d’Urri e, per il passo del Portello, Neirone. L’itinerario parte dal passo della Scoff era, a 674 m sulla statale 45 della Val Trebbia. Il percorso inizia proprio sul passo, e segue il segnavia dell’Alta via dei Monti Liguri (AV). Si prende rapidamente quota in un bosco di faggi e, incontrata e seguita a tratti una strada provinciale, si giunge alla Colla di Rossi dalla quale la strada scende a Rossi e San Marco d’Urri. Rimasti sul crinale, si prosegue verso nord est con bei panorami sui monti della Riviera di Levante fi no a raggiungere con vari saliscendi il colle della Casa, ove si incontra la mulattiera che sale da Gattorna, caratterizzato dal segnavia Fie “triangolo rosso”. Di qui il pendio si fa più ripido, anche se solo per un breve tratto, e si comincia a salire lungo il fianco sud del Monte Lavagnola. La mulattiera si tiene sempre sul lato della valle Scrivia, più dolce, e attaversa dei bei boschi di faggio. Progressivamente la pendenza diminuisce, e si raggiunge il colle nord del Lavagnola, ove si riuniscono le mulattiere provenienti da Torriglia (segnavia Fie “triangolo giallo”) e dal passo del Portello (segnavia AV). Dal colle un evidente e ripido sentiero sale verso sud e consente in pochi minuti di raggiungere la panoramica vetta. Il panorama è molto vasto sui monti dell’Appennino Ligure e sulle Alpi, e in particolare sulla vicina catena dell’Antola. Tornati al colle, è consigliabile seguire per pochi minuti la mulattiera per il passo del Portello sino alla sella, molto panoramica, tra il Lavagnola e la quota 1132; da qui, proseguendo attraverso bei boschi di faggio, si raggiunge in meno di un’ora il passo del Portello (1092 m), caratterizzato da un’antica chiesetta in pietra dedicata alla Madonna della Neve. Ripreso il percorso dal colle nord del Lavagnola, si segue la mulattiera verso nord e poi nord est, lungo l’ampio crinale della Costa delle Scabbie, spartiacque tra la Scrivia e la Trebbia. Si perde progressivamente quota, poi la mulattiera diventa una carrareccia e si incontrano le prime case. Oltrepassato il piccolo nucleo abitato di Scagno si giunge in breve sopra la galleria della Boff alora, attraversata dalla statale 45, e poco dopo a una depressione a quota 867 m dove sorge la Cappella della Costa. Questo era il punto di valico dell’antica strada che da Genova andava a Bobbio, prima delle realizzazione, nel 1870, della galleria. Dal valico si prende l’evidente mulattiera che scende a sud e rapidamente si giunge nel centro di Torriglia.

Autostrada A12 Genova-Livorno, uscita al casello di Genova Est, quindi proseguire per la statale che porta a Bargagli e risalire la valle sino al passo della Scoffera.

Scarica le GUIDA TREKKING LIGURIA

Lunghezza: 17 Km
Diffi coltà: E/F
Dislivello in salita: 450 m
Sterrato: sì
Tempo di percorrenza: 4 ore
Periodo consigliato: tutto l’anno
 

Strutture nella zona:

Tappe di altri percorsi:

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